Abbiamo postato sui social, una semplice foto per San Valentino, come fanno milioni di coppie. Un gesto d’amore, un bacio sulla guancia, nulla di più. Eppure è bastato questo per scatenare una tempesta di odio. Commenti carichi di disprezzo, insulti, parole che sanno di Medioevo più che di 2025.
Ci hanno paragonati ad animali, negano che il nostro possa essere amore, hanno scritto parole pesanti, di vergogna, di disgusto, di perversione. E tutto questo solo perché esistiamo, solo perché ci amiamo. Ma ciò che più ci ferisce non è solo l’odio che ci colpisce, bensì il pensiero di chi legge quelle parole e ne resta schiacciato. Di chi è giovane, fragile, impaurito, e trova nei commenti velenosi la conferma delle sue paure.
A loro, e a tutti coloro che ancora credono di poterci cancellare, rispondiamo con queste parole.
"A voi, che ancora non avete capito.
A voi, che pensate che l’amore si possa misurare, giudicare, classificare. A voi, che credete che esista un solo modo giusto di amare, come se l’amore fosse una formula matematica e non un sentimento, una scintilla, un battito di cuore.
A voi, che ci chiamate vergogna, errore, aberrazione, bestialità.
Sappiate che non ci fate paura. Sappiate che le vostre parole, intrise di odio e miseria, non cambiano la verità: siamo qui, esistiamo, ci amiamo da oltre trent’anni con una sincerità che pochi possono vantare.
E non scriviamo solo per noi. Scriviamo per quei ragazzi e quelle ragazze che leggono i vostri insulti e sentono un nodo stringere lo stomaco. Per chi si chiede se mai potrà vivere la propria vita alla luce del sole senza paura. Per chi, tra le mura di casa, ascolta genitori ripetere le stesse frasi impregnate di pregiudizio e sente spegnersi un po’ alla volta. Per chi ogni giorno lotta con il terrore di non essere accettato, di essere rifiutato, di essere condannato a una vita di solitudine o finzione.
A voi, che difendete l’ipocrisia di un mondo dove milioni di persone si sposano fingendo di essere chi non sono, portando avanti vite fatte di menzogne, tradimenti, doppie storie, apparenza.
A voi, che chiudete gli occhi di fronte alla violenza domestica, ai matrimoni forzati, alle relazioni malate, ma vi scandalizzate per un bacio, per un abbraccio, per una semplice fotografia.
A voi, che riempite le vostre pagine social di santini, cagnolini e fiorellini, di citazioni sull’amore e la famiglia, e poi vomitate veleno sotto i post degli altri.
A voi, che vi nascondete dietro una facciata di bontà, ma usate le vostre tastiere come armi per ferire, distruggere, annientare. L’ipocrisia non vi rende migliori, vi rende solo più piccoli, più meschini, più patetici.
A voi, che ci avete detto: "Siete molto bravi e televisivi, ma una coppia uomo-uomo non sapremmo come gestirla”… L’ombra del pregiudizio era lì, dietro quella parole, subdola, mascherata da parole cortesi ma intrise dello stesso veleno di chi ci insulta oggi sui social perché siamo veri.
A voi, che ci trattate come un "danno" prioritario per il pianeta, come se due persone che si amano fossero la più grande minaccia esistente. Come se non ci fossero guerre, genocidi, violenze sulle donne, bambini sfruttati, corruzione, mafie, crisi climatiche. Come se il vero problema del mondo fosse il nostro amore e nonil male che ogni giorno viene perpetrato..
A voi, che invocate nuovi dittatori, nuovi regimi, nuove oppressioni, sappiate questo: il mondo cambia, con voi o senza di voi. La libertà non si cancella, l’amore non si spegne, la dignità non si piega.
A chi legge queste righe e sente il cuore tremare, diciamo: non siete soli. Non lo siete mai stati e mai lo sarete. La vostra vita, il vostro amore, la vostra esistenza valgono tanto quanto quelle di chiunque altro. Non lasciate che nessuno vi faccia credere il contrario. Camminate a testa alta, vivete con orgoglio, amate senza paura. Perché l’amore, quello vero, non ha bisogno di permessi. L’amore, quello vero, non chiede scusa.
E noi continueremo ad amarci e a non essere invisibili. Sempre. Per noi, per voi, per chi verrà."
Ser&Gio
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